Sono tutti personaggi televisivi e artisti dei fornelli. Ma di questi tempi, forse, le cifre richieste sono davvero fuori luogo
Recentemente ha ottenuto anche un riconoscimento tra in più importanti che uno chef possa avere. Ma il prezzo da listino per mangiare nel suo ristorante è da capogiro. Ancor di più visti i tempi che viviamo. Scopriamo proposte e menù del locale di Antonino Cannavacciuolo e di altri chef stellati.
Recentemente, dicevamo, il grande riconoscimento. Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo, a Orta San Giulio, è il nuovo tre stelle Michelin della cucina italiana. Il ristorante dello chef di origine campane entra così nel pantheon dei tre macaron della Rossa italiana. 47enne, con una lunga carriera nel mondo della ristorazione. Dal 1999 ha infatti assunto la gestione della dimora storica in stile moresco Villa Crespi, a Orta San Giulio sul Lago d’Orta. E’ del 2003 la sua prima Stella Michelin. E nel 2006 la seconda. L’esordio in televisione da protagonista avviene nel 2013 quando conduce la prima stagione di “Cucine da incubo”, versione italiana del programma dello chef britannico Gordon Ramsay. Ma, ovviamente, il grande successo è con le edizioni di “MasterChef Italia”.
Altrettanto famoso e amato dal pubblico è Alessandro Borghese, che conosciamo soprattutto per “4 Ristoranti”, che ci fa conoscere le bellezze d’Italia e le specialità del nostro territorio. Sul finire del 2017 Borghese apre il suo primo ristorante a Milano, il ristorante Alessandro Borghese — Il lusso della semplicità.
E poi, ovviamente, il più affascinante tra gli chef stellati, quel Carlo Cracco che abbiamo conosciuto con “MasterChef”, ma che negli anni ha deciso di sganciarsi dalla trasmissione di successo.
Il menù costosissimo di Antonino Cannavacciuolo
Tutti, oltre a essere quindi dei personaggi televisivi di grande successo, continuano a curare i propri locali. E per le festività natalizie propongono dei menù molto sfiziosi. Ma anche molto costosi! Che ne pensate, troppo, visto anche i tempi che viviamo?
Costa infatti ben 450 euro a persona, bevande escluse il menù proposto da Cannavacciuolo a Villa Orta per il cenone di Capodanno. Il menù prevede un antipasto ideato dallo chef, scampi di Sicilia alla pizzaiola, acqua di polpo, gamberi, uovo, caviale e cipollotto, sedano rapa, aglio nero e frutto della passione, spaghetto allo zafferano, ricci di mare, quinoa croccante, Plin di anatra, zuppetta di fegato grasso, latte di bufala e lampone, testacoda di manzo, Zampone, brodo di lenticchie, scampo in tempura. Ovviamente anche un dessert dove non manca il babà e le code di aragosta.
Il menù costosissimo di Alessandro Borghese
Non meno caro, invece, Alessando Borghese, con il suo “AB – Il lusso della semplicità a Venezia”. Ecco il menù: 3 entrée a passaggio con pillow cracker allo speck d’anatra e gel d’uva, insieme a caviale di aringa affumicato e panna acida e infine hummus di castagne. Questo benvenuto comprende anche un calice di bollicine.
Come primo, Borghese propone un cubo di risotto alla milanese, salsa di midollo, nocciola tostata per rendere omaggio alla città di Venezia. E poi, Bao in doppia cottura con polpo alla brace servito con broccolo fiolaro, acciuga, olio all‘Nduja. Ancora, carpaccio di volpina marinata, leche de tigre reso unico con cetriolo al wasabi. Tutte pietanze molto particolari, come la moeca croccante accompagnato da radicchio tardivo di Treviso in saor. Ancora, capasanta affumicata a caldo, caviale piatto dal sapore deciso e reso unico dalla crema di cavolfiore al cioccolato bianco, quinoa croccante; Risotto alla busara di cannocchie, aglio nero insieme all’anice. Trancio di ombrina marinata in koji, foie gras d’oca, tartufo nero pregiato, salsa olandese al caviale, olio all’erba cipollina, Limone, pepe timut, liquirizia.
Per quanto riguarda il dolce, soffice pan brioche caramellato al burro di Normandia, noci pecan, radicchio di Treviso, cioccolato fondente e il sapore sublime del gelato alla vaniglia bourbon.
E sul conto, tenetevi forte: 700 euro a persona se si vuole trascorrere da Borghese sia la cena, che il party dopo la mezzanotte. Se si vuole invece festeggiare solo danzando, allora il conto sarà di 250 euro, comprensivi di tre drink.
Il menù costosissimo di Carlo Cracco
Ultimo, ma non ultimo, Carlo Cracco. Anche perché, anche in questo caso, le cifre sono per pochi. Ma anche il percorso, che inizia con un aperitivo di benvenuto & calice di Champagne, insalata russa caramellata al Tartufo Bianco, code di scampi e salsa rosa in gelatina di crodino, sedano e capperi, zucca, papaya e curcuma, trancio di storione fondente, mandorle, aringa e caviale, uovo soffice, tartufo nero e consommé ristretto, cappone, castagne e crema di rafano.
Per dessert, veneziana, crema al marsala e gelato alle spezie, Piccola pasticceria. Per il ristorante nella galleria di Milano, il costo è di 450 euro. Ma vanno aggiunti 200 euro per i vini al calice.
