Addio ad ogni utopia: chiude The Anarchist, il bar in cui ognuno pagava quello che poteva

Addio ad ogni utopia, addio ad un sogno di cambiamento troppo grande per potersi realizzare. Si chiude un bar, ma non quella folle speranza di cambiare il mondo.

Ci sono sogni che rimangono per tanti anni chiusi nel cassetto e pian piano che il tempo passa evaporano in un nuvola rossa, come avrebbe detto Fabrizio De André. Ma vi sono dei sogni che non mutano perché fanno parte di noi, del nostro essere, del nostro vivere e sentire il mondo sulla nostra pelle.

Addio a ogni utopia
Addio Utopia (intaste.it)

Thomas More, italianizzato Tommaso Moro, è stato uno scrittore e politico cattolico inglese vissuto nel XV° secolo. Il suo rifiuto di avallare l’idea della superiorità del re sul Papa lo ha condotto alla morte con l’accusa di tradimento. Nel 1935 è stato proclamato santo da Papa Pio XI. Thomas More occupa un posto di rilievo nella storia del pensiero grazie al suo scritto L’Utopia, pubblicato nel 1516.

Utopia era il nome che lo scrittore inglese ha dato ad un’isola immaginaria contraddistinta da una società ideale. Una società che rappresentava l’esatto opposto della sua Inghilterra e dell’Europa in generale. Dopo oltre cinquecento anni ci sono ancora persone che sognano di cambiare il mondo, di mutarne le regole perché ritenute ingiuste e inique. Come è avvenuto in Canada.

Addio a ogni utopia

Anche Gabriel Sims-Fewer ha avuto il suo sogno. Grande, grandissimo e semplicemente irrealizzabile. Un sogno che è partito, ma che poi è terminato presto.

Addio a ogni utopia
No denari (intaste.it)

Un locale, un bar e un pensiero che viaggiava davvero in direzione ostinata e contraria contro le regole del più inaccettabile, secondo lui, Capitalismo. Gabriel Sims-Fewer ha aperto il suo locale chiamato The Anarchist nel marzo del 2022. Un locale con una caratteristica ben precisa, ovvero quella di poter consumare caffè americano e poi pagare ciascuno quello che poteva. Inoltre l’anarchico canadese offriva l’utilizzo della toilette e perfino degli spazi antistanti il suo locale. Quasi sempre, però, quel “Paga quel che vuoi” è equivalso a “Gratis”, per cui incassi pari a 0.

Il resto delle consumazioni era a prezzo di mercato, cui poi si aggiungeva la vendita di libri, t-shirt e altro. Ma caffè gratis dopo caffè gratis alla fine i conti non sono più tornati e dopo appena un anno Gabriel Sims-Fewer ha detto Stop, finiti i fondi. The Anarchist chiuderà i battenti il prossimo 30 maggio per “mancanza di ricchezza generazionale“, come scrive sul suo sito il proprietario canadese. Nonostante questa cocente delusione Gabriel Sims-Fewer non si dà certo per vinto e consiglia i suoi follower di seguirlo costantemente poiché ha altre sorprese in serbo.

Speriamo per lui soltanto un po’ più remunerative.