Marco Quintili della Pizzeria IQuintili ha deciso di riaprire il suo ristorante di Tor Bella Monaca da oggi, rigorosamente in consegna a domicilio come previsto dalle misure restringenti per il coronavirus. La decisione è arrivata dopo oltre un mese di inattività dato che Marco e l’ Associazione Tecnicamente Pizza nel Mondo di cui fa parte avevano dato come indicazione il restare a casa per aiutare a salvare vite umane: “Siamo tutti rimasti a casa e io da presidente sono orgoglioso che tutti gli associati abbiano voluto anche fare una piccola donazione al Cotugno di Napoli. Purtroppo non abbiamo potuto portare delle pizze negli ospedali in Campania, lì non è previsto il domicilio”.
Marco Quintini ha deciso di riaprire la sua Pizzeria IQuintili nonostante l’emergenza coronavirus sia ancora forte per i suoi clienti più affezionati, che lo stavano inondando di richieste da settimane: “Abbiamo messo in sicurezza e sanificato il locale. Possiamo partire col domicilio in modo sicuro. Non riusciremo sicuramente ad incassare quanto con la ristorazione, ma contiamo nella serata di sabato di poter consegnare fino a 500 pizze”.
Il momento per la pizzeria è davvero drammatico, specie in Campania dove le misure sono ancor più stringenti. Marco Quintili però guarda oltre e spiega che anche il solo domicilio non è una soluzione corretta verso il suo settore: “Ipanifici sono aperti e le persone possono comprare la pizza. Anche il supermercato vende le pizze pronte ad esempio. Se non potevano vendere prodotti di cartoleria per la concorrenza sleale come mai vendono la pizza? Sono del parere che debba essere permesso quanto prima il take away, in fila ordinati e con il rispetto delle distanze di sicurezza”.
Un’analisi affascinante quella di Marco Quintili, che vedremo se avrà ascolto specie per quanto riguarda la parte prettamente economica della concorrenza sleale che la pizzeria si trova a subire in tempo di coronavirus.