Tutti abbiamo durante la pandemia ordinato su Just Eat, ma ancor più tutti quando andiamo in vacanza scopriamo un ristorante e vorremmo riprovarne subito le delizie ma la distanza ce lo impedisce. Proprio per ovviare ai problemi del Lockdown e per soddisfare questo desiderio è nata la geniale idea di Ristobox. Si stima che, nel 2021 il mercato del delivery arriverà a valere oltre un miliardo di euro (fonte: La Repubblica.it) e Manuel e Davide Corradini che, a soli 25 anni appena conclusi gli studi universitari, hanno deciso di intraprendere questo percorso puntando su quello da loro stessi definito come un “delivery 2.0”.
Il classico sistema delivery ha un importante limite: quello della circoscritta copertura geografica. Ciò è dovuto al fatto che trattandosi di prodotti “ready to eat”, questi hanno una shelf life (indica la vita commerciale del prodotto, ovvero il periodo di tempo che intercorre fra la produzione e il consumo dell’alimento senza che ci siano rischi per la salute del consumatore) molto limitata che gli impedisce di superare determinate distanze. Tale limite comporta che, nonostante la grande diffusione raggiunta oggi dalle piattaforme di delivery, ancora quasi il 40% della popolazione italiana, vivendo in aree periferiche, è impossibilitata ad utilizzarle, qui si inserisce Ristobox pronto a conquistare questa incredibile fetta di mercato
“La nostra idea nasce durante l’ultimo lockdown, abitando in periferia durante quel periodo eravamo impossibilitati a raggiungere i ristoranti che abitualmente frequentavamo in centro e, nello stesso tempo, questi non potevano raggiungerci con il delivery perché troppo distanti. Da questo nostro bisogno abbiamo iniziato a capire che c’era un buco nel mercato e da lì è nata l’idea di creare RistoBox”, Spiegano i fondatori di RistoBox.
I meal kit, la nuova frontiera del delivery esperienziale. La formula è nuova e riprende il concetto dei meal kit, ovvero box contenenti tutto il necessario per cucinare delle ricette anche elaborate a casa in modo facile, veloce e senza sprechi. L’idea di RistoBox è di allargare questo concetto anche ai ristoranti, infatti su RistoBox questi non vendono dei piatti pronti come su una tradizionale piattaforma delivery, ma bensì delle vere meal box contenenti i semilavorati che permettono alle persone di riprodurre i loro piatti in maniera facile e veloce.
Trattandosi di piatti “scomposti” e conservati a temperatura controllata questi hanno la possibilità di essere consegnati in tutta Italia così che le persone ovunque si trovino possano gustare i piatti di questi ristoranti e vivere un’autentica esperienza gastronomica così come se fosse seduto al tavolo del ristorante. 2020 il digital food delivery ha rappresentato tra il 20% e il 25% dell’intero settore del domicilio.
Il progetto di RistoBox è appena partito da Roma dove hanno deciso di aderire già ristoranti di primissimo livello come Carnal Morso Sabroso, il nuovo locale dello chef Roy Caceres, Eggs della chef Barbara Agosti, I Quintili del maestro Marco Quintili, Il Maritozzo Rosso, ecc. La scelta di partire da Roma non è stata casuale ma voluta, infatti questi locali attirano un pubblico molto variegato, oltre gli stessi romani, anche molti turisti e “pendolari” ossia persone che abitano in provincia, queste ultime due categorie fino ad oggi però sono servite solo in maniera “occasionale” con il classico servizio al tavolo.
“Il nostro sogno con RistoBox è di creare un vero mercato del gusto online dove, da una parte, le attività ristorative che offrono proposte uniche possano avere una vetrina nazionale così da farsi conoscere e valorizzare il lavoro che giornalmente fanno, e dall’altra, permettere alle persone di regalarsi piccoli momenti di relax vivendo delle autentiche esperienze e facendo una sorta di viaggio gastronomico tra i ristoranti migliori d’Italia, il tutto però senza doversi muovere da casa”, affermano con entusiasmo i fondatori.
La loro idea ha conquistato consumatori e addetti ai lavori attirando subito le attenzioni anche di altri chef ed importanti realtà del territorio nazionale pronte a subentrare. Ancora una volta i giovani imprenditori italiani dimostrano di essere i più geniali di tutti e di non aver nulla da invidiare rispetto ai colossi Made in USA. Continueremo sicuramente a sentir parlare di Ristobox.