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Beverage

Sembra una bufala, ma non lo è: il latte fresco sparirà a breve, il comunicato spiega tutto

Da quest’anno dovremo dire addio al latte fresco: l’annuncio è ufficiale e arriva da uno dei produttori di latte più importanti!

Annunciato ufficialmente: basta latte fresco al banco frigo, si spreca troppo. Solitamente il latte fresco che troviamo al supermercato ha una durata di massimo 6 giorni, troppo pochi dato l’elevato quantitativo di latte che viene scartato giornalmente.

La nota azienda di produzione dice addio al latte fresco – intaste.it

Per questo adesso al posto del classico latte fresco troveremo in vendita solo latte pastorizzato ad alta temperatura, con scadenza che supera i 10 giorni anziché 6. Non lo ha deciso solo un notissimo marchio, ma si tratta di una scelta comune presa anche dalla Centrale del latte di Milano e da quella della Calabria.

La ‘colpa’ è da imputare al primo anno di pandemia: nel 2020 le aziende si sono rese conto che gli acquirenti preferivano scegliere latte a lunga scadenza, dato che le uscite erano molto limitate, così da non ritrovarsi prodotti scaduti nel giro di pochi giorni. Allungare quindi quella di produzione, da 6 a 10 giorni, potrà sembrare poco, ma in realtà si tratta di un prolungamento di oltre il 60% della durata del prodotto.

In questo modo si dovrebbero ridurre sostanzialmente anche gli sprechi, dato che la maggior parte del latte fresco fino ad ora in commercio veniva buttato già al supermercato. Dato che i consumatori preferiscono acquistare prodotti con una scadenza più lunga, le catene di supermercati ritirano i prodotti dal banco frigo giorni prima della scadenza in etichetta, un processo i cui oneri monetari ricadono sul produttore o distributore del prodotto.

Addio latte fresco: cosa cambia al banco frigo

Essendo il latte non ancora scaduto, esiste un circuito per il recupero dell’alimento, che viene devoluto ad associazioni di volontariato o destinato all’alimentazione animale; le bottiglie vengono invece riciclate. Purtroppo solo una piccola parte del latte viene recuperato in questo modo, troppo poco per le spese da sostenere.

I produttori di latte italiani hanno fatto una scelta comune – intaste.it

La decisione ci allineerà anche con il resto dei paesi europei: l’Italia è l’unico paese dell’unione che continuava a seguire la legge (del 2004) che stabiliva la scadenza del latte fresco a 6 giorni dal confezionamento. Una prassi che è stata superata dalle nuove tecnologie e da una catena di produzione più efficiente, che garantisce un latte più fresco e con una carica batterica più bassa.

Addio allo spreco quindi per la nota marca Granarolo, che adesso venderà il suo latte fresco con una pastorizzazione a temperature poco più elevate, garantendo una maggiore durata del prodotto. Gusto e proprietà del latte rimarranno totalmente invariate, cambierà soltanto la dicitura, da ‘latte fresco pastorizzato‘ a ‘latte pastorizzato a temperatura elevata‘.

Novità anche per le confezioni: le nuove bottiglie Granarolo conterranno il 13% in meno di plastica grazie ad un nuovo sistema di apertura del tappo. In media queste piccole accortezze dovrebbero far risparmiare 355mila kg di plastica all’anno. I consumatori dovranno rinunciare alla dicitura ‘fresco‘, ma il prodotto non sarà poi così diverso, si tratta soltanto di piccole migliorie.