Carne rossa e di pollo, con questa patologia non la potrai neanche annusare: ingrossa il tuo problema

Attenzione a cosa metti nel piatto se soffri di questa patologia. Alcuni alimenti aggravano il problema. Ecco, quindi, cosa è meglio scegliere a tavola per far diminuire i sintomi e il dolore.

È una patologia che colpisce principalmente gli uomini tra i 30 e i 50 anni che scaturisce sia da infezioni batteriche, provocando poi infiammazioni acute o croniche, o sia da origini non batteriche diventando anche in questo caso cronica o, in alcuni casi, asintomatica.

Carne rossa e pollo da evitare con questa patologia (intaste.it)
Carne rossa e pollo da evitare con questa patologia (intaste.it)

La forma più diffusa è quella batterica che provoca malessere generale, problematiche urinarie ma anche febbre e dolori. Stiamo parlando della prostatite, una patologia che non deve essere confusa con l’ipertrofia prostatica e cioè il fisiologico ingrossamento della ghiandola a causa dell’avanzare dell’età.

Prostatite, ecco quali cibi sono da preferire

Per evitare l’insorgere di questa dolorosa e fastidiosa infiammazione, esiste un schema alimentare ben preciso che comprende alcuni cibi assolutamente da eliminare. Tra questi, ci sono alcuni alimenti che riducono il rischio di sviluppare l’ipertrofia data dall’età e, inoltre, alleviano i sintomi nei soggetti affetti.

Ecco, quindi, cosa non mettere assolutamente a tavola: evitate o riducete drasticamente il consumo di alcol, cibi piccanti, caffeina e alimenti zuccherini. Ma tenetevi alla larga anche dai latticini, l’uovo e la carne rossa e di pollo.

In particolare la carne rossa è uno di quegli alimenti assolutamente sconsigliati per chi soffre di prostatite. Il motivo risiede nella sua capacità di aumentare i livelli di acido arachidonico all’interno del nostro organismo che è il principale componente dell’infiammazione.

Anche la carne di pollo e le uova, sono stati studiati come componenti che peggiorano i sintomi dell’infiammazione. I tuorli, infatti, contengono alti livelli di acido arachidonico ed è per questo che i medici sconsigliano di consumarli frequentemente, ma, anzi, di ridurne drasticamente la presenza nella propria dieta.

Via libera, comunque agli albumi che per la loro facilità digestiva sono degli alleati della nostra salute.

Via libera ai legumi come fonte alternativa di proteine

Per sostituire l’apporto proteico derivante dall’assunzione di carne rossa, è possibile assumere una grande varietà di legumi che contengono una quantità di proteine quasi uguale a quella della carne.

Legumi come fonte di proteine (Intaste.it)
Legumi come fonte di proteine (Intaste.it)

Ecco perché i medici consigliano di consumare più volte a settimana ceci, piselli, fagioli, lenticchie e tutti i tipi di legumi. Esistono poi altri alimenti che contengono un alto contenuto proteico, tra questi il tofu, le verdure a foglie verdi, le noci e i semi oleosi che, quindi, possono essere consumati in quantità abbondanti.

Assolutamente da eliminare, inoltre, sono la caffeina le spezie piccanti, i latticini e lo zucchero raffinato che può essere sostituito dal lo zucchero integrale, il miele, la stevia o lo zucchero di cocco.

Per sostituire il caffè, infine, è possibile consumare caffè d’orzo o bevande senza caffeina reperibili in ogni bar. Con questi accorgimenti, dunque, gli uomini potranno tirare un sospiro di sollievo e tornare a godere di una salute smagliante.