In presenza di una determinata patologia è severamente consigliato eliminare il pesce bianco dalla propria dieta: cosa devi sapere.
Il pesce bianco è un alimento estremamente benefico per la salute dell’uomo. In particolare, è ricco di vitamina D che funge da vero e proprio ormone in grado di controllare il sistema immunitario e i processi infiammatori.
Oltre a ciò, si distingue per essere ricco di fosforo fondamentale per il mantenimento di ossa in salute e per essere particolarmente indicato nelle persone che seguono un regime alimentare dietetico. L’alimento in esame infatti contiene pochissime calorie.
Quando il pesce bianco non va consumato
Al di là di quelli che sono i benefici dell’alimento in esame, non tutti sanno che esiste un caso in cui è bene non consumarlo. In particolare, può essere utile sapere che, in presenza di una determinata patologia, gli esperti consigliano di limitarlo il più possibile.
E’ il caso di coloro che hanno problemi di gotta. Nello specifico, questa patologia colpisce il metabolismo e determina l’insorgere di episodi di artrite con annessi sintomi tra cui dolore, gonfiore e arrossamento.
Si tratta di un disturbo che tende a danneggiare le articolazioni, ma anche i reni e i tessuti molli e che tende a manifestarsi in particolar modo la notte con attacchi di dolore intenso e arrossamento in corrispondenza dell’alluce del piede. A causarli è l’accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni: per questo è bene evitare di consumare il pesce bianco. Questo infatti è in grado di aumentare i livelli della suddetta sostanza all’interno dell’organismo. Tra gli alimenti che gli esperti consigliano di non mangiare ci sono, quindi, l’orata, il merluzzo, ma anche la spigola o ancora il baccalà.
Si tratta infatti di alimenti che possono peggiorare la propria condizione clinica insieme anche ad altre abitudini alimentari scorrette. A tal proposito, tra i cibi che chi soffre di gotta deve evitare di mangiare ci sono le bevande gassate e, in generale, quelle zuccherate. Queste, difatti, comportano un aumento del rischio di soffrire di disturbi metabolici.
In ultima analisi, tra gli alimenti che bisogna evitare ci sono anche i frutti di mare. Benché siano estremamente benefici per la salute, infatti, questi cibi possono essere potenzialmente pericolosi per i pazienti che soffrono del disturbo in esame in quanto contengono elevati livelli di purine che tendono a scomporsi sotto forma di acido urico all’interno dell’organismo.
