Insetti a tavola, li mangiamo senza saperlo? Ecco la notizia sconvolgente

Gli insetti a tavola costituiscono un tema di grande attualità, soprattutto per l’ambiente ma davvero li mangiamo senza saperlo?

Negli ultimi anni è caldo il tema della sostenibilità ambientale e dell’approvvigionamento delle risorse, analizzato secondo la terribile piaga della povertà mondiale.

Insetti a tavola (Intaste.it)
Insetti a tavola (Intaste.it)

A questo proposito si pronostica che nel futuro risulterà consuetudine consumare insetti a tavola poiché nutrienti e convenienti, a livello economico.

In attesa di questa conversione culinaria, già nei Paesi del Sud-Est Asiatico si possono pregustare prelibatezze insettivore ma anche in Italia è possibile, da pochi anni ormai, grazie al locale Bugs Gourmet a Corciano.

Inoltre, proprio negli ultimi giorni, l’Unione Europea, dopo le larve e le locuste, ha autorizzato la vendita sul mercato della farina di grilli sotto forma di snack e alimenti, a partire dal 24 gennaio.

Una nuova era sta per cominciare anche se gli italiani, in proposito, non sono ancora pronti. Infatti una ricerca di concerto tra la Coldiretti e l’Istituto IXE ha evidenziato che il 54% della popolazione nazionale è contraria.

Ma sapevate che, seppur inconsapevolmente, gli insetti fanno parte già della nostra routine?

Gli insetti a tavola, da non credere!

Sta divenendo un’abitudine anche tra le star di Hollywood quella di mangiare gli insetti. Si pensi ad esempio a Nicole Kidman oppure Angelina Jolie, ghiotta di involtini ripieni di formiche fritte.

Anche l’attrice Salma Hayek impazzisce per la sua cucina di origine messicana che non disdegna coleotteri e grilli. Diete proteiche a cui non si può rinunciare per il proprio benessere.

E se vi si dicesse che anche noi già li mangiamo senza accorgercene? Di seguito, si riportino i dettagli di questa notizia sconvolgente.

Ecco dove li troviamo

Gli insetti costituiscono parte della nostra alimentazione quotidiana. Si pensi ad esempio alle bevande di colore rosso. Ebbene! Trattasi del colorante E120, questa la sua sigla, estratto dalle cocciniglie, considerate parassiti delle piante.

Una volta raccolte, esse vengono lasciate essiccare al sole e in un secondo momento trasformate in polvere e trattate con acqua calda si ricava l’acido carminico che attribuisce successivamente la tonalità cromatica desiderata.

Ma non solo poiché generalmente nei cibi e nelle bevande, secondo una ricerca condotta dall’Università IULM e il Centro per lo Sviluppo Sostenibile, alcuni anni fa, si riscontrano frammenti impercettibili di insetti, la cui percentuale è tollerata dalla legge.

Si riporta l’esempio di un bicchiere di aranciata che può contenere fino a un massimo di 5 moscerini o una barretta di cioccolata può racchiudere fino a 8 pezzetti insettivori. Ma si menzionino anche altri alimenti come farine, marmellate e insalate.

Perfino in America, ci si è resi conto di questa abitudine inconsapevole, attraverso l’ente governativo Food and Drugs Administration che ammette l’impossibilità di eliminare gli insetti dalle pietanze visto che questi ormai sono ovunque.

Insetti a tavola (Intaste.it)
Insetti a tavola (Intaste.it)

Una conclusione che lascia interdetti e sconvolti anche se alla fine dovremmo veramente soccombere in vista proprio del cibo del futuro, anche definito ‘novel food‘.