Birre, non sono tutte uguali, ecco quelle da evitare: contengono glifosato

Molte persone pensano che le birre siano tutte uguali: si tratta di una convinzione errata dal momento che ce ne sono alcune che contengono glifosato e che dunque vanno evitate. Scopriamo insieme quali sono.

La birra è una bevanda molto amata ed apprezzata e che tra l’altro offre grandi benefici per l’organismo. Non tutti sanno, ad esempio, che è in grado di diminuire il rischio di ammalarsi di patologie oncologiche. Diversi studi, infatti, hanno messo in luce la capacità del luppolo di contrastare lo sviluppo di un tumore, ostacolando la nascita di nuovi vasi sanguigni vicino a quest’ultimo.

Le birre non sono tutte uguali
Alcune birre presentano maggiori concentrazioni di glifosato rispetto ad altre – Intaste.it

Ciò detto, però, le birre non sono tutte uguali dal momento che ci sono alcune che vanno evitate poichè contengono glifosato, sostanza particolarmente dannosa per la salute. Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Birre e glifosato: quali sono quelle che lo contengono

Quella in esame è una bevanda che presenta origini molto antiche: basti pensare che le prime testimonianze risalgono a migliaia e migliaia di anni fa. Chiaramente, si trattava di una birra molto diversa da quella che viene prodotta oggi. Essa in particolare viene ricavata dalla fermentazione del mosto derivante dal malto d’orzo.

Le birre non sono tutte uguali
Nel 95% dei marchi analizzati, le birre hanno fatto rivelare la presenza di glifosato – Intaste.it

Nonostante le proprietà benefiche della birra, è importante sapere che quelle che troviamo in commercio non sono tutte uguali. Alcune infatti contengono elevate quantità di glifosato, pesticida particolarmente pericoloso per la salute dell’uomo.

A conferma di ciò c’è uno studio condotto dalla rivista francese 60 Millions de Consommateurs. Quest’ultima ha messo in luce il fatto che esistono delle birre che presentano una quantità di pesticidi maggiore rispetto ad altre. L’analisi in particolare, è stata condotta su diverse marche e il risultato è stato che nel 95 per cento di esse era contenuta la sostanza.

Di seguito, vi forniamo un elenco dettagliato di quelli che sono stati i marchi analizzati e in particolar modo quelle che sono state le concentrazioni di glifosato rilevate.

  • Samuel Smith’s Organic Lager prodotta nel Regno Unito, 5,7 ppb;
  • Stella Artois Cidre prodotta in Belgio, 9,1 ppb;
  • Sam Adams New England IPA prodotta in Usa, 11 ppb;
  • New Belgium Fat Tire Amber Ale prodotta in Usa, 11,2 ppb;
  • Sierra Nevada Pale Ale prodotta in Usa,11,8 ppb;
  • Peak Beer Organic IPA prodotta in Usa, non rilevato;
  • Ace Perry Hard Cider prodotta in Usa, 14,4 ppb;
  • Stella Artois prodotta in Belgio, 18,7 ppb;
  • Guinness Draught, prodotta in Irlanda, 20,3 ppb;
  • Heineken, prodotta in Olanda, 20,9 ppb;
  • Corona Extra prodotta in Messico, 25,1 ppb;
  • Budweiser prodotta in Usa, 27,0 ppa;
  • Miller Lite prodotta in Usa, 29,8 ppb;
  • Coors Light prodotta in Usa, 31,1 ppb;
  • Tsingtao Beer prodotta in Cina, 49,7 ppb.

Alla luce di quanto detto, dunque, è importante, tenere conto della presenza o meno di glifosato all’interno delle birre che si acquistano al supermercato. In questo modo, infatti, è possibile evitare di andare incontro a problemi di salute anche piuttosto seri.