Caffè e bottiglina d’acqua 20 euro, dopo le polemiche il proprietario sbotta: “Chi non può permetterselo vada altrove”

Prezzo folle per un caffè doppio e due bottiglie d’acqua al bar, in una nota località del Nord Italia. Il barista ribatte: cos’è successo.

Oggi come oggi, non solo i privati devono far fronte ai rincari sui prezzi delle bollette, della spesa e dei carburanti ma anche le imprese e le singole attività. Bar, ristoranti e strutture alberghiere si avvicinano all’estate con la consapevolezza della necessità di alzare i prezzi, per sostenere tutti i costi, ma con la volontà di non tradire il cliente.

caffè e bottiglia d'acqua a 20 euro
Un cliente ha trovato un’amara sorpresa sul proprio scontrino – intaste.it

La clientela, infatti, spesso si mostra scocciata da questi prezzi così alti e non mancano discussioni e litigi, ai banconi di bar e ristoranti. In un locale di Como, ad esempio, un cliente ha acquistato due bottigliette d’acqua e un caffè doppio, trovandosi poi a pagare 20 euro per quanto ordinato. Immediatamente è scattata la polemica e il titolare del locale non ha potuto fare a meno di rispondere: ecco cos’è successo.

Caffè e acqua 20 euro: “Siamo a Capri”? La polemica

La vicenda è accaduta lunedì 27 marzo in un normalissimo bar di Como, modesta città lombarda. Una turista si è avvicinata al bancone per acquistare due bottigliette d’acqua e un caffè doppio ma, al momento di pagare, le sono stati chiesti 20 euro. Immediatamente ha fotografato lo scontrino ed ha commentato: “Ma siamo a Como o a Capri?“, incredula.

caffè e bottiglia d'acqua a 20 euro
Caffè e bottiglia d’acqua a 20 euro: sfogo del barista – (intaste.it)

Il proprietario del bar, che si trova in Piazza Cavour, non è la prima volta che si trova ad affrontare questi problemi. Già tempo fa, aveva dovuto rispondere a un altro cliente, che si era lamentato di aver pagato un caffè 3,50 euro. “Il mio bar non può essere accessibile a tutti” aveva commentato il barista, difendendo quindi il proprio lavoro e i propri prezzi. “Chi non se lo può permettere può andare da un’altra parte, non è arroganza, ma esigenza legata alla prestazione che stiamo vendendo” aveva poi aggiunto.

Sicuramente, la turista non metterà mai più piede nella bella località lombarda e, se mai ci dovesse tornare, non berrà di sicuro un caffè nello storico bar di Piazza Cavour. Se da un lato tutti comprendono i rincari, dall’altro sicuramente anche i consumatori tutelano i propri diritti e, di fronte a prezzi che appaiono ingiustificati ed inspiegabili, si sentono in dovere di lamentarsi: sui social, la questione è estremamente divisiva.