Claudio Amendola: sai quanto costa mangiare nel suo ristorante a Roma? Incredibile

Grande attore e regista, Claudio Amendola eccelle anche nella ristorazione: ecco il menù del suo ristorante a Roma, ma quanto costa?

Proprio in questi giorni, Claudio Amendola è protagonista dell’attesa fiction Mediaset, “Il patriarca“. Un nuovo lavoro per il popolare attore romano, in questo caso anche dietro la macchina da presa. Come sappiamo, recentemente ha aperto un ristorante nel cuore della “sua” Roma. Si chiama “Frezza”. Sapete quanto costa mangiare lì? Ecco il menù.

quanto costa il ristorante di Claudio Amendola
“Frezza”, il nuovo ristorante di Claudio Amendola (foto: Ansa) – intaste.it

60enne, figlio d’arte, essendo figlio del grandissimo Ferruccio Amendola, probabilmente il doppiatore cinematografico più conosciuto d’Italia, che ha prestato la propria voce ad attori del calibro di Al Pacino, Robert De Niro e Dustin Hoffmann.

Claudio non ha avuto fin qui una carriera da meno, con importati ruoli nel cinema e nella televisione. Attivo fin dagli anni ’80, lo ricordiamo in pellicole come “Soldati – 365 giorni all’alba” (1987), “Mery per sempre” (1989), “I mitici – Colpo gobbo a Milano” (1994), “Il ritorno del Monnezza” e “Suburra” (entrambi del 2005) e i due capitoli di “Come un gatto in tangenziale” (2017 e 2021). E, ovviamente, non possiamo non menzionare il successo de “I Cesaroni“, ben 142 episodi tra il 2006 e il 2014.

Quanto costa mangiare nel ristorante di Claudio Amendola

Negli scorsi mesi, il popolare attore ha aperto il suo nuovo ristorante. Non poteva che farlo nella “sua” Roma, lui, romanista doc. Il locale, che si chiama “Frezza”, si trova in via della Frezza, appunto, nel cuore della capitale.

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I piatti del ristorante “Frezza” (foto: Instagram @frezza_romana) – intaste.it

“Cucina de coccio” è il sottotitolo del ristorante, che si propone di unire tradizione con innovazione, veracità, con eleganza. Grazie all’estro dello chef Davide Cianetti, che ha una lunga e proficua carriera nella ristorazione. E se vi state chiedendo, dandovi quasi una risposta certa, che, con queste premesse, da “Frezza” si possa spendere una fortuna, beh, vi sbagliate di grosso.

Il ristorante (che ha una cinquantina di posti a sedere) vanta un ambiente ricercato, reso ancor più raffinato dall’ottima cantina da cui si può scegliere il vino da accompagnare ai pasti. Piatti della tradizione, ma anche rivisitati. Il tutto, come detto, a prezzi assolutamente competitivi e accessibili.

Qualche esempio: un tagliere di salumi e formaggi selezione DOL costa 19 euro. Online è facile reperire il menù, in cui non mancano gli iconici fritti romani, così come non possono mancare i piatti della tradizione (amatriciana, carbonara, cacio e pepe) che costano tutti tra i 13 e i 14 euro. Chiunque abbia mai mangiato, recentemente, nella Capitale, sa che siamo di fronte a prezzi assolutamente competitivi con il resto del mercato.

I secondi sono quasi tutti a base di carne e si aggirano sui 18 euro (gli straccetti di manzo, gli involtini alla romana e la coda alla vaccinara). Stesso prezzo per l’unica portata di pesce, il baccalà. Infine, i dolci: tutti a 8 euro, la zuppa inglese, le crostate e le ciambelline al vino.

Infine, da “Frezza” è possibile gustare anche un’ottima pizza. Anche in questo caso, senza esborsi esorbitanti. Una margherita costa 9 euro. Mentre le “pizze d’autore” (con carciofi, fichi, broccoletti o puntarelle), che sono le più costose, non superano i 14 euro.