Un record senza precedenti con uno scopo preciso: divulgare la cultura e l’arte culinaria della propria terra nel mondo. Ecco la chef che ha battuto ogni limite.
Definirlo “esagerato” in questo caso è proprio opportuno: 100 ore di cucina senza sosta, per quattro giorni di fila, 55 ricette ed oltre 100 piatti progettati. Una vera e propria maratona culinaria, avviata lo scorso Giovedì 11 Maggio e terminata Lunedì 15. Il record precedente aveva toccato la già statosferica quota di 87 ore e 45 minuti ed era stato raggiunto nel 2019 dalla chef indiata Lata Tondon.
Ed ora il traguardo delle 100 ore è stato raggiunto. L’organizzazione dei Guinness World Records è in questo momento in fase di analisi dell’esperienza, per confermare che tutti i criteri siano stati rispettati secondo regolamento e giungere quindi nei prossimi giorni al verdetto finale. Ma la riuscita dell’impresa davvero titanica è già una vittoria e sta facendo parlare di sé l’intero mondo della cucina internazionale.
Ed il risultato della chef nigeriana Hilda Effiong Bassey ha raggiunto due obiettivi in un colpo solo: dimostrare una tecnica culinaria davvero oltre l’ordinario e far conoscere a tutto il mondo le peculiarità e le meraviglie della cultura e dell’arte culinaria della Nigeria: “La cucina nigeriana è la migliore in circolazione. Più ricette vengono diffuse, più persone saranno disposte a provarle. Il cibo nigeriano è un vero e proprio comfort food”, ha dichiarato la chef.
Le dichiarazioni della chef Bassey e l’incredibile successo sul web
Nonostante gli sforzi e la privazione del sonno, la chef Bassey ha continuato non solo a cucinare, ma anche a ballare ed a tenere alto l’umore fino al termine della maratona, insieme ai suoi numerosissimi fan e followers sparsi in tutto il mondo, alcuni dei quali sono accorsi sul luogo dell’evento da record per sostenerla ed incitarla con tifo e trasporto.
E, a differenza di quanto si potrebbe pensare, i momenti più difficili sono stati percepiti dalla chef non tanto al termine delle quattro giornate di cucina, bensì all’avvio: “Il primo giorno è stato il più difficile. Ero pronta a rinunciare dopo 6 ore. Mi sento come se fosse avvenuto un miracolo e in qualche modo sono arrivata a questo. Il sostegno è stato incredibile”, ha dichiarato, rivolgendosi ai suoi fan.
Fino a sentire forze sufficienti per arrivare a considerare niente meno che “una passeggiata” le dodici ore circa che la separavano dal precedente record alla cifra tonda delle 100 ore. Insomma: certi traguardi davvero sembrano avere e meritare un posto d’onore e di diritto nel mito.
