Sai perché il bicchiere di vino si fa roteare prima di berlo? Il motivo di questo gesto è incredibile

Ti sei mai chiesto perché il bicchiere di vino si fa roteare prima di berlo? Finalmente è stato svelato il motivo del gesto

Il mondo del vino è affascinante e ricco di sfumature. Dagli eleganti vini fermi alle vivaci bollicine, passando per l’esclusivo champagne, ogni tipologia di vino offre esperienze sensoriali uniche e piacevoli. La scelta del vino giusto per accompagnare un pasto o celebrare un’occasione speciale può arricchire la nostra esperienza culinaria e creare momenti indimenticabili.

Perché si fa roteare il bicchiere di vino prima di bere
Roteare il bicchiere di vino prima di bere, ecco perché si fa – Intaste.it

Quando si tratta di degustare un vino pregiato, c’è un’azione comune che spesso viene compiuta prima di portare il calice alle labbra: la rotazione del calice. Molte persone si chiedono perché questa pratica sia così diffusa e qual è il suo significato. In realtà, roteare il calice prima di bere ha una ragione ben precisa.

Roteare il bicchiere prima di bere vino, ecco il perché del gesto

La rotazione del calice, anche nota come “swirling”, serve a ossigenare il vino e permettere ai suoi aromi di liberarsi. Quando il vino viene versato nel calice, è in uno stato di riposo. Roteare delicatamente il calice fa sì che il vino si muova, entrando in contatto con l’aria e rilasciando gli aromi che altrimenti rimarrebbero imprigionati nel liquido.

Vi siete mai chiesti perché si fa roteare il bicchiere di vino prima di bere? Ecco la risposta
Roteare il bicchiere di vino prima di bere, svelato l’incredibile motivo del gesto – Intaste.it

Il movimento rotatorio del calice consente al vino di interagire con l’ossigeno presente nell’aria. Questa reazione chimica aiuta a liberare i composti volatili e gli esteri che compongono gli aromi del vino. In questo modo, è possibile cogliere appieno la complessità degli odori e dei sapori che il vino ha da offrire.

La rotazione del calice non deve essere troppo energica o brusca, altrimenti si rischia di far traboccare il vino o rovinare l’esperienza degustativa. È sufficiente muovere dolcemente il calice in cerchi concentrici sulla superficie del tavolo o tenendolo delicatamente per il gambo. Il movimento dovrebbe essere continuo, ma controllato, permettendo al vino di girare all’interno del calice senza schizzi o perdite.

Oltre a favorire l’ossigenazione del vino, la rotazione del calice consente anche di apprezzarne la struttura e la viscosità. Osservando attentamente il liquido che scivola lungo le pareti del calice, è possibile notare la cosiddetta “gamba” o “archetto”, che indica la consistenza e la viscosità del vino. Questo aspetto visivo aggiunge un ulteriore elemento di piacere estetico alla degustazione.

Inoltre, la rotazione del calice può contribuire a valutare la qualità di un vino. Osservando la “lacrime” o le “gocce” che si formano sulle pareti del calice dopo la rotazione, è possibile ottenere informazioni sul livello di alcol, la consistenza e la presenza di zuccheri residui. Lacrime dense e persistenti possono suggerire un vino strutturato e con una buona concentrazione di alcol.