Vite al limite, il percorso è difficilissimo ma alla fine Michael diventa un esempio per tutti

Vite al limite è stato teatro dell’appassionante storia di Michael la cui figura è una a cui guardare per ispirarsi.

Vite al limite ha il merito di porre l’attenzione sul problema dell’obesità e come alcune persone siano disposte a fare grandi sacrifici per cambiare la loro situazione. Il caso di Michael è esemplare. Ecco cosa gli è accaduto e quali ostacoli ha superato.

Vite al limite, uno dei personaggi ha trionfato su tanti ostcoli
Vite al limite: la dura strada di un ex paziente-(Foto Youtube Tlc)-intaste.it

Vite al limite a volte evidenzia quanto il percorso di ogni volto che si rivolge a questo programma per trovare aiuto sia diverso e prezioso. Le difficoltà sul cammino di queste persone e come queste ultime le affrontano possono dare speranza a tanti telespettatori. Ecco l’intricata e stupefacente storia di Michael.

Vite al limite: gli imprevisti non l’hanno mai scoraggiato

Michael Blair è stato protagonista della nona puntata della nona stagione di Vite al limite tenendo incollati i fan di questo avvincente docu-reality. L’uomo di Conroe era sposato e aveva due bambini, quando si è pesato nella clinica di Houston pesava 280 kg. e sosteneva di non riuscire mai a sentirsi sazio. I suoi problemi sono iniziati quando era ancora molto piccolo. Suo padre l’ha abbandonato con la madre e a causa dell’estrema povertà della sua famiglia è stato affidato ai nonni. La nonna lo rimpinzava di cibo e a 7 anni pesava già 70 kg.

Vite al limite, ecco com'è rinato Michael
Vite al limite, ecco come si è trasformato Michael- (Fonte: Instagram @
temple_tantrum_600)-intaste.it

Bullizzato a scuola quando aveva 11 anni ha confessato di aver subito molestie sessuali da un caposcout. A 114 pesava 14 kg. e il cibo era il suo rifugio. Il paziente texano aveva anche altri gravi problemi. Soffriva di agorafobia e non riusciva a stare in pubblico perché odiava la società. Inoltre in passato aveva subito una splenectomia e aveva molto tessuto cicatriziale. Il dottor Nowzaradan sembrava la sua ultima spiaggia perché altri non l’avrebbero mai operato.

Per raggiungere l’obiettivo dell’agognato bypass gastrico l’allora 43enne avrebbe dovuto perdere 70 kg per potersi operare all’ernia, intervento di cui aveva assoluto bisogno. Dopo un po’ di tempo aveva perso solo 30 kg., una cifra insufficiente per affrontare la prima operazione, così si è impegnato ancora di più. In questo modo ha ricevuto tutte le cure di cui aveva bisogno e alla fine è uscito dalla clinica con 165 kg. in meno.

Oggi Michael è molto attivo su Instagram dove condivide i piatti, finalmente salutari che prepara e tiene i fan aggiornati sui suoi progressi. L’ultimo messaggio risale a qulache giorno fa e nel breve filmato pubblicato l’ex paziente del chirurgo bariatrico appare in splendida forma. Il suo passato è solo un ricordo e adesso Michael è attivo, un papà più sereno e soddisfatto.