La usiamo tutti i giorni in cucina, è la marisa: sai perché si chiama così? La storia è incredibile

Hai mai sentito parlare della ‘Marisa’? Ormai tutti la usiamo in cucina, eppure in tanti non sanno perché si chiama proprio così.

È un nome abbastanza curioso per un utensile da cucina. Insomma, è strano che un nome di persona sia anche quello di uno strumento che usiamo per i dolci prevalentemente. La ‘Marisa’ è quella spatolina che usiamo per le torte, per livellare gli impasti quando li riversiamo nelle teglie, per spalmare le creme. È di sicuro molto utile e di sicuro la avrai anche tu nel cassetto della cucina, insieme alle posate quasi sicuramente, e l’avrai usata già qualche volta.

spatola Marisa, perché si chiama così
La Marisa: sapevi perché si chiama così? – intaste.it

Ma la domanda è una, semplice: perché quell’oggetto si chiama proprio così? Un semplice manico di legno o magari di plastica, con all’estremità una spatola di silicone molto flessibile, cosa c’entra con il nome Marisa? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Perché la spatola si chiama ‘Marisa’?

Come sempre, le leggende legate al mondo della cucina sono tante e si perdono nella storia dei tempi. Ma ci sono alcune che sono arrivate anche ai giorni nostri. Una delle tante ipotesi sull’origine di questo nome è data da quella che probabilmente sarebbe l’inventrice dell’oggetto: la pasticcera Maryse Monpetit, una donna vissuta nel 1500 che per lungo tempo ha lavorato nella cucina del re di Francia Francesco I.

spatola Marisa, perché si chiama così
Cosa si nasconde dietro al nome ‘Marisa’? Ecco cosa narra la leggenda – intaste.it

Si narra che un giorno avesse l’esigenza di usare tutto, ma proprio tutto l’impasto dei biscotti che si trovava all’interno di un recipiente e così inventò questo oggetto. I biscotti vennero buonissimi e quell’invenzione le valse anche il titolo di ‘baronessa’. Non solo, pare che da quel momento poi sia stato dato il suo nome alla spatola leccapentola.

Un’altra storia legata all’invenzione di quest’oggetto rimanda sempre alla regione francese, in cui visse nel 1900 una ricca famiglia di nobili, i De Buyer. Il piccolo di casa, Leonard, venne punito per aver indossato come elmo un recipiente sporco di impasto. L’episodio rimase impresso nella mente di tutta la famiglia. Quando Leonard crebbe, si lanciò nel campo dell’imprenditoria e mise su una fabbrica di oggetti da cucina che si chiamava proprio Marysa. Ebbe l’idea di creare quell’oggetto per pulire alla perfezione i recipienti e la storia narra che gli diede proprio il nome della fabbrica: Marysa.

Insomma, può darsi si tratti solo di leggende, di storie, narrazioni e niente più. Però è sicuramente simpatico credere che dietro il nome di una comune spatola da cucina ci sia tutta quest’inventiva.