Sei un amante del sushi? Fai attenzione, ecco cosa rischi se ne mangi molto

Se ami il sushi e non puoi farne a meno almeno una volta a settimana, stai attento alla quantità poiché potresti correre dei seri rischi per la tua salute.

Specialità di origine giapponese preparata con riso, pesce crudo e alghe, il sushi ormai è diffuso in tutto il mondo e sono milioni le persone che lo amano e che non riescono a rinunciarci. Sebbene sia particolare e abbia sapori diversi da quelli tipici della cucina italiana, ha qualcosa di davvero irresistibile e ormai i ristoranti che lo propongono sono in ogni città del suolo italiano.

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Sushi, è allarme: attenzione a quanto ne mangi (intaste.it)

Proprio perché è preparato con il pesce crudo, esistono specifiche norme alle quali i ristoranti di sushi devono sottostare per la sicurezza dei clienti. Se però siete soliti farne vere e proprie scorpacciate e, quando andate all’All You Can Eat ordinate tutto il menù, dovete conoscere i potenziali rischi ai quali andate incontro: ecco qual è il pericolo di consumarne troppo.

Intossicazione da sushi: cosa c’è da sapere

Innanzitutto, quando si pensa al sushi e quindi al pesce crudo viene da pensare ai batteri e ai potenziali patogeni che, se solitamente vengono eliminati dalla cottura, in questo caso rimangono nel prodotto. Secondo uno studio condotto su 250 campioni, la Salmonella si presenta nel 1,6% dei casi e la Listeriosi nel 1,2: non si tratta di numeri altissimi, anche se vanno presi in considerazione.

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Sushi, attenzione a non esagerare con le quantità (intaste.it)

Le infezioni parassitarie sono in realtà rare e, se il prodotto viene trattato con le giuste precauzioni e secondo i protocolli ufficiali, è davvero difficile che il consumatore di sushi le soffra. Ovviamente, però, più sushi si mangia e più c’è il rischio di incontrare quello contaminato: in ogni caso, le malattie che ne conseguono sono quasi sempre curabili. Un’altra possibile conseguenza derivante dal consumo di pesce crudo è l’intossicazione: una ricerca ha dimostrato la correlazione tra pesce ad alto contenuto di mercurio e danni al sistema nervoso.

A studiarla è Roxanne Karimi, ricercatrice della School of Marine and Atmospheric Sciences: secondo le sue ricerche, il mercurio si accumula durante la catena alimentare e, più in alto ci si addentra, più alti sono i suoi livelli. I pesci come il tonno, lo sgombro e il pesce spada, quindi, possono averne al suo interno una quantità considerevole, anche in relazione al luogo da cui provengono. Quando si va al sushi, quindi, è sempre bene alternare nei pesci che si ordinano, cercando di non optare solo per lo spada o il tonno ma ordinando anche prodotti diversi: in questo modo, il rischio di intossicazione da mercurio è più basso.