I nomi delle varie pizzerie a Roma suggeriti sono sempre gli stessi, con una produzione di pizza napoletana contemporanea che ormai è esplosa negli ultimi anni portando ad un grande incremento della quantità spessì a discapito della qualità dell’impasto. Una delle pizzerie che meno compare sulle guide però è Il Golfo di Napoli, che si è rivelato invece una scoperta davvero sensazionale: dagli antipasti come le montanarina fino alla pizza con il cornicione le creazioni del giovanissimo Pasquale Cirillo, che ha ereditato la passione da papà Francesco, conquistano al primo morso.
Abbiamo provato su suggerimento di Francesco prima la pizza rispetto agli antipasti, proprio per goderne appieno il gusto. La scelta si è rivelata subito azzeccata: la San Marzano DOP con mozzarella di bufala era ben bilanciata, cornicione perfetto e l’impasto ottimo e digeribile. Il segreto è la cura con cui lo prepara Pasquale che si occupa personalmente di questa operazione usando una farina Vigevano con 60% tipo 0 Costiera e 40% Tramonti sempre di tipo 0 con impasto diretto e una lievitazione di 36 ore. Gli ingredienti sono davvero eccellenti, con collaborazioni prestigiose con importanti brand attenti alla ricerca della qualità dalla Latteria Sorrentina fino all’Ethical Food Selection. La seconda pizza provata è stata una base bianca Fiori di Zucca e Alici, anche in questo caso di grande qualità dato che Francesco utilizza le rinomate alici di cetara.
Oltre alla pizza come detto i fritti rappresentano un plus notevole per Il Golfo di Napoli, con le crocchette fatte in casa degne di un food porn come dimostra quella con mortadella e pistacchio. Assolutamente da non perdere le montanarine fritte e gustose proposte in tre gusti: classica, datterino giallo e stracciatella di fior di latte e la terza con mortadella, burrata e zest di limone. Le frittatina di pasta non possono assolutamente mancare. Non abbiamo provato i primi, ma la collaborazione con il pastificio artigianale Setaro di Torre Annunziata sono l’ennesima garanzia di qualità per questo locale che mantiene inalterati dopo 20 anni di età i valori della famiglia e della qualità. Vogliamo sottolineare soprattutto lo straordinario rapporto qualità prezzo, in particolare per quanto riguarda il lato pizzeria: si parte dai 6 euro per una margherita fino ad arrivare agli 11 della Piennolo, ma le montanarine costano soltanto 2 euro. I coperti con doppio turno arrivano anche a un centinaio a serata, ma la prenotazione è consigliata per non perdersi l’occasione di regalarvi una vera pizza napoletana fatta con l’amore e l’attenzione della tradizione.