Ma fa davvero bene il poke? Ecco la verità sul piatto del momento e quando mangiarlo

Diventato ormai molto di moda, il poke è uno dei piatti più consumati in pausa pranzo. Ma fa davvero bene? Scopriamolo

Il poke non fa certo parte della tradizione culinaria nostrana. Arriva da lontano, dalle Hawaii, ma nel giro di pochi anni è diventato uno dei piatti più consumati durante la pausa pranzo. Tutti lo ritengono una pietanza molto salutare ma sarà davvero così? Oggi vi sveleremo tutta la verità sul poke.

poke, fa davvero male?
Scopriamo se il poke sia un piatto davvero sano – intaste.it

Nel 2021 il piatto più ordinato online è stato il poke. Nel giro di pochi anni questa pietanza esotica ha surclassato hamburger, sushi e persino la italianissima pasta al pomodoro. È uno dei piatti più consumati durante la pausa pranzo perché è completo, veloce ma anche molto saziante. In un’unica portata, infatti, si mangiano carboidrati, proteine, grassi e verdure. Insomma un bel piatto unico colorato.

Il poke, in origine, prevedeva solo l’unione di riso e pesce crudo. Poi, sbarcato in Italia, si è un po’ adattato al nostro palato e ora è possibile trovare davvero mille varianti: con il pesce cotto, con il tonno, con il pollo, con il formaggio o anche vegan per chi non mangia animali né derivati.

La base è solitamente composta dal riso oppure, per chi vuole risparmiare sulle calorie, dell’insalata. Ormai la maggior parte dei bar dà la possibilità al cliente di crearsi da solo il proprio poke scegliendo gli ingredienti che preferisce.

È davvero sano il poke? La risposta potrebbe cambiare notevolmente tutto

Il poke in pochissimo tempo è diventato uno dei piatti più gettonati non solo perché è pratico e saziante, ma anche perché tutti pensiamo sia un piatto molto sano. Ma è davvero così?

Il dottor Michele Sculati, medico, specialista in scienza dell’alimentazione e dottore di ricerca in sanità pubblica, ha spiegato che tutto dipende dagli abbinamenti dei cibi che mettiamo dentro il nostro poke.

poke, fa davvero male?
Il poke è uno dei piatti più consumati in pausa pranzo, ma fa davvero bene? – Intaste.it

In pratica se scegliamo ingredienti con pochi grassi e zuccheri avremo un poke sano; se abbondano cibi fritti e salse allora il nostro poke non sarà propriamente genuino. Il medico consiglia di abbinare un cereale ad una proteina e a molte verdure. Come elemento grasso è meglio prediligere l’avocado e l’olio extravergine d’oliva e di non eccedere con maionese o salsine varie che sono anche molto ricche di sale.

Ma quante calorie ha un poke? Oltreché dagli ingredienti prescelti, la quantità di calorie dipende anche dal formato: piccolo, medio o grande. L’esperto ha calcolato le calorie di un poke medio con riso, avocado e una proteina: esso copre il 39% del fabbisogno energetico giornaliero, inoltre fornisce il 56% della quantità di grassi consigliata e il 72% delle proteine.

Le calorie totali sono circa 700: un po’ troppe per un piatto ritenuto salutare. Inoltre – ha sottolineato il medico – spesso nei poke ci sono molti cereali mentre la quantità di verdure è minima. Insomma non è sicuramente un piatto da demonizzare ma nemmeno da consumare tutti i giorni, specialmente se si deve perdere qualche chilo. Il dottore ha concluso precisando che, se l’obiettivo è dimagrire, un poke non presenta  particolari vantaggi rispetto a un piatto di pasta condita con il pomodoro.