Se usi vino scandente rovini tutti i tuoi piatti | Trucco a costo basso per un risultato al top

Spesso il vino viene utilizzato anche per i nostri piatti. Quello scadente però potrebbe rovinarli: il trucco per  un risultato sempre al top.

Sono in tantissimi gli appassionati di cucina che solitamente utilizzano il vino per sfumare i loro piatti. Spesso però capita che si utilizzi quello scadente che non fa altro che rovinare le varie pietanze.

vino scadente, trucco di cucina
Il trucco per non rovinare i vostri piatti con il vino- InTaste.it

Il vino più che una bevanda è un simbolo del nostro paese. Questo non è importante solamente a tavola per i suoi benefici, ma anche in cucina. Se utilizzato correttamente può arrivare ad insaporire ogni tipo di preparazione. Quello che viene considerato ‘il nettare degli dei‘ quindi è molto più di una semplice bevandan per accompagnare il nostro pranzo o la nostra cena.

Secondo alcuni studi un calice di vino al giorno riuscirebbe a dare dei benefici al cervello e anche al cuore. Ma non solo, visto che berne un bicchiere al giorno ridurrebbe anche il rischio di un ictus o infarti. In sintesi berne un calice al giorno farebbe bene all’organismo. Ma il vino può essere utilizzato anche in cucina per i nostri piatti. Scopriamo quindi come utilizzarlo correttamente.

Il vino scadente rovina i vostri piatti: questo trucco rimedia i vostri errori

Guardando alle preparazione italiane, sono diversi i piatti che richiedono l’utilizzo di un poco di vino. Questo viene usato non solo per sfumare il risotto, ma anche per altre ricette. Attenzione però perché in cucina gli errori sono sempre dietro l’angolo. Il vino è una bevanda molto versatile,  il problema tuttavia sorge quando sbagliamo la scelta durante la preparazione dei nostri piatti. Quel che bisogna sempre tenere in mente è che la qualità del vino è importantissima.

vino scadente, trucco di cucina
Come utilizzare correttamente il vino in cucina – InTaste.it

Non tutti sanno le vere regole del vino in cucina. Bisogna tenere presente che se, ad esempio, per sfumare una carne si può usare un Nero d’Avola, di conseguenza si dovrà servire anche a tavola. Stesso filo logico con un’altra tipologia di vino. Ci sono poi altre considerazioni da tenere a mente. Ad esempio il vino rosso non deve essere utilizzato per tutto. Al contrario questo è indicato quasi esclusivamente per i piatti a base di carne. Mentre per il risotto la scelta dovrebbe ricadere su un rosato o un bianco morbido e leggero.

Il vino bianco generalmente viene utilizzato per cucinare il pesce e per particolari zuppe, o semplicemente da accostare a portate a base di pesci delicati. L’unica eccezione è presentata da polpo a cui va spesso associato un vino rosso per la corposità della sua carne. Ci sono poi dei vini liquorosi che dovrebbero essere utilizzati con molta attenzione e a seconda delle ricette troverebbero la loro collocazione. Infine i vini dolci vanno bene per macedonie e dolci. Ma qualsiasi sia il tipo di vino utilizzato bisogna tenere conto dell’acidità.