Le abitudini alimentari impattano direttamente sulla nostra salute mentale: ecco i sorprendenti risultati di un nuovo studio.
Dimmi come mangi e ti dirò quanto sano di mente sei. È questa la conclusione, in sintesi estrema, a cui è giunta una nuova ricerca sugli effetti di determinati alimenti sulla salute psico-fisica. Vediamo nel dettaglio cosa hanno scoperto gli scienziati del Food and Mood Centre della Deakin University in Australia.
Sul banco degli imputati è finito ancora una volta il consumo massiccio di bevande gassate, snack confezionati, carne in scatola e pane industriale. Questi e altri alimenti ultralavorati, secondo le evidenze raccolte dai ricercatori, aumentano il rischio di depressione, in particolare quando pesano sulla dieta quotidiana per oltre il 30%.
Gli effetti del cibo ultralavorato sulla nostra mente
Lo studio è stato condotto lo scorso gennaio su 23.299 pazienti a Melbourne e ha rilevato che i soggetti con una maggiore dipendenza da cibi ultralavorati hanno più probabilità di soffrire di un grave disagio psicologico e presentano un rischio più elevato di malattie mentali (fino al 23%).
Nel documento di ricerca peer-reviewed, pubblicato sul Journal of Affective Disorders a maggio, si legge che una scarsa diversità del microbiota intestinale – un sistema di microrganismi che favorisce la digestione e le difese immunitarie – e una dieta ricca di zuccheri sono fattori determinanti.
Il nutrizionista e terapeuta Teo Kiok Seng conferma la validità dei risultati, sottolineando che il consumo eccessivo di cibi ultralavorati spesso porta a infiammazioni croniche di basso grado. “L’infiammazione cronica di basso grado danneggia le cellule, i tessuti e gli organi sani del corpo, il che aumenta il rischio di malattie croniche e depressione”, ha affermato l’esperto, aggiungendo che quando “il nostro umore è influenzato dalle fluttuazioni di zucchero nel sangue, diventiamo facilmente nervosi o arrabbiati”.
In una sorta di circolo vizioso, le persone con problemi di salute mentale ricorrono ai cibi ultralavorati perché sono comodi, sfiziosi e possono fornire una gratificazione immediata. La ricerca ha però costantemente dimostrato che un’elevata assunzione di questo tipo di alimenti è associata anche a un rischio maggiore di patologie croniche come diabete, malattie cardiache e ictus, oltre al cancro. Mangiar bene è non solo un elisir di felicità, ma anche di lunga vita.