Nuovo allarme per un cibo molto consumato in Italia, fai attenzione, controlla in dispensa se hai questa marca.
Un nuovo allarme si è diffuso in Italia in questi ultimi giorni per un cibo, molto consumato, che è stato richiamato dal Ministero della Salute per rischio chimico.

Non è la prima volta, che sul sito del Ministero della Salute appaiano allerte che mettono in guardia i consumatori in merito a prodotti che devono essere ritirati dal mercato perché rischiosi per il consumo. Un’altra apparsa nel mese di luglio riguardava alcuni prodotti a rischio Listeria.
E anche stavolta, il richiamo riguarda un alimento che fa parte della dieta degli italiani e che molti sono soliti consumare frequentemente. Ma di cosa stiamo parlando?
Richiamo per un cibo molto consumato: ecco di cosa si tratta
Si tratta di un noto marchio presente nella gran parte dei supermercati italiani che in questi ultimi giorni è finito sotto al mirino del Ministero della Salute in quanto un lotto di questo alimento presenta pesticidi che non ne rendono idoneo il consumo.

Stiamo parlando delle patate a marchio Selenella. Il Ministero della Salute ha diramato l’allerta richiamando in particolare un lotto di questo marchio di patate. Il pesticida in questione è il Fosthiazate di solito utilizzato per combattere i parassiti. Un fitofarmaco che solitamente è autorizzato, ma in una certa quantità, che se sforata può farlo diventare pericoloso per la salute umana.
La sua concentrazione massima deve essere dello 0,02 mg/kg. I test effettuati su tale lotto di patate richiamato hanno messo in luce una concentrazione più alta di tale pesticida che superava dunque i limiti e non ne garantiva più la sicurezza per il consumo umano. Il lotto in questione è il numero 26-06 – confezioni da 1,5 kg.
La data del richiamo è del 25 agosto, il marchio è Selenella, la denominazione di vendita è Consorzio patata italiana di qualità. Il lotto di produzione è il 26-06, il nome del produttore è Patfrut S.C.A. sede dello stabilimento Via Bentivogli 133 – 40062 Molinella (BO). Non presente infine una data di scadenza o un termine minimo di conservazione, dunque sarà fondamentale controllare il numero del lotto in questione.
Nella nota del Ministero della Salute, emessa il 29 agosto, si legge che i consumatori che l’hanno acquistato dovranno riportarlo al punto vendita e chiedere il rimborso. Se vuoi conoscere tutte le allerte del Ministero della Salute, basterà controllare periodicamente il sito istituzionale.